FERTILIZZAZIONE PIANTE ACQUATICHE: Perchè e che tipo di fertilizzante usare in acquario

FERTILIZZAZIONE PIANTE ACQUATICHE: Perchè e che tipo di fertilizzante usare in acquario

Immagsfdgdsgine_2 copiaLe piante acquatiche per vivere e crescere in un biosistema, (in questo caso l’ acquario) hanno bisogno di mettere in atto la fotosintesi clorofilliana ed insieme agli elementi fondamentali come l’ acqua, la corretta illuminazione e la giusta somma di Anidride Carboinca (CO2) disciolta, saranno indispensabili le appropriate quantità di elementi nutritivi chiamati anche fertilizzanti. Se tutti e tre gli elementi saranno corretti avrà origine il così detto “Ciclo dell’ azoto” che permetterà un ottimo sviluppo degli esseri viventi vegetali ed animali all’ interno della vasca. In questo articolo vedremo quali, e quanti sono i nutrienti necessari per lo sviluppo delle piante, ma prima è fondamentale sapere che, a differenza di quelle terrestri, possono assorbire i gli elementi nutritivi sia attraverso le radici che attraverso il fusto e le foglie. La maggior parte delle piante acquatiche vive bene solo se ambedue le vie di nutrimento sono attive e ben bilanciate perciò dovrai prendere in considerazione, sia i fertilizzanti liquidi solubili nell’acqua sia i concimi da fondo:

macroplus_homeFERTILIZZANTI LIQUIDI: I prodotti liquidi hanno generalmente nutrienti necessari per qualsiasi pianta superiore, devono essere somministrati quitidianamente o settimanalmente e possono essere suddivisi genericamente in “macronutrienti“, “micronutrienti” ed elementi in traccia. I macronutrienti che sono azoto (N), fosforo (P), zolfo (S), calcio (Ca), magnesio (Mg), potassio (K) sono elementi indispensabili, in discrete quantità, per la crescita di qualsiasi pianta. I micronutrienti invece sono il ferro (Fe), manganese (Mn), rame (Cu), zinco (Zn), molibdeno (Mo), cobalto (Co), boro (B) e sono elementi necessari, in piccole quantità, per produrre nuova materia organica. Questi ultimi sono generalmente utilizzati per piante che tendono al color rosso. I dosaggi da somministrare sono sempre indicati sulle confezioni e si basano sul volume di acqua della vasca ed la quantità di piante, ne esistono di varie concentrazioni ed elementi, proprio per adattarli alle diverse esigenze delle varie piante, quindi è consigliato conoscere il tipo di assorbimento dei vegetali presenti in vasca e di conseguenza comprare gli appositi fertilizzanti.

ImmdfasagineFERTILIZZANTE DA FONDO, CONCIME PER SUBSTRATO: Il fondo dell’ acquario rappresenta il substrato nel quale le piante crescono e producono radici, deve quindi contenere tutti i nutrienti  come (Fe, Bo, Mn, Cu, Zn, Mo) necessari per il loro metabolismo nelle giuste proporzioni. Alcuni  di questi elementi possono essere assorbiti anche dall’acqua, ma sono generalmente più disponibili e meno inquinanti se presenti nel fondo dove sono indisponibili per le alghe che competono con le piante. Inoltre il substrato ha la capacità di scambio di cationi (CSC), ovvero è in grado di assorbire tutti i nutrienti essenziali per cederli in un secondo momento lentamente alle piante. Tieni conto che la comune sabbia inerte fine o la ghiaia, sono caratterizzati da CSC insufficienti, ed inoltre potranno creare zone anaerobiche che si arricchiranno di batteri dannosi. In definitiva, il fondo rappresenta un indispensabile “accumulatore” di nutrienti e va progettato con cura. In un acquario ancora da allestire, suggeriamo di predisporre nel seguente modo due o tre strati successivi, in modo da ottenere condizioni ottimali per le radici:

dsfdsfd1° STRATO: Il primo strato potrà essere composto da ghiaia porosa, roccia vulcanica sbriciolata, ceramica, sabbia lateritica, ghiaia di pomice, di modo da ottenere un elevato grado di porosità, che conferisce al fondo caratteristiche ideali in termini di CSC ed ottimo flusso di acqua che porterà nutrimento alle radici delle piante ed evitrà la formazione di batteri anaerobici dannosi, provilegiando e facendo colonizzare quelli Nitrificanti chiamati Nitrobacter e Nitrosomonas. Permetteremo in questo modo il perfetto sviluppo del “ciclo dell’ azoto”.

ImmagisdAne2° STRATO: come secondo strato dovrete posare i così detti fertilizzanti o concimi in polvere per substrato che troviamo in commercio caratterizzati da: Laterite ricca di ferro ed alluminio, fertilizzante in stick, fertilizzante in polvere di vario genere, fondi allofoni, terre fertilizzate. Tutti contenenti ovviamente sostanze come Fe, Bo, Mn, Cu, Zn, Mo a lenta cessione e spesso in grado di stabilizzare il PH.

dsfdsfd copia3° STRATO: Questo è l’ ultimo strato che stenderete e potrà essere composto da sabbia o ghiaia di vari diametri di origine silicea, oppure quarzo. Servirà a separare l’ambiente del fondo dall’acqua, evitando una troppo rapida cessione di composti fertilizzanti ed “inquinamento” al passaggio dei pesci, è spesso utilizzato anche come fattore cromatico estetico. Per acquari molto piantumati consigliamo l’ uso di terra fertilizzata che non cederà le sostanze in acqua mantenendola cristallina ma sopratutto sarà molto utile per la crescita delle piante e per il controllo del PH. Se hai un acquario già allestito ed avviato suggeriamo di sifonarlo accuratamente, per eliminare il surplus di materia organica presente (cibi e feci, che contengono eccessive quantità di azoto e fosforo), ed aggiungere poi delle palline di laterite o degli sticks fertilizzanti appositi, a distanze fisse, in modo da coprire tutto il fondo della vasca. Solo così le piante disporranno delle giuste quantità di elementi da assorbire attraverso le radici.

All-About-Aquariums3In conclusione la fertilizzazione liquida e nel substrato, per un acquario piantumato, sono fondamentali per due importanti motivi: fertilizzare significa nutrire le piante ed accelerare il metabolismo migliorando così il corretto sviluppo del ciclo dell’ azoto e aumentando il benessere di tutti gli altri esseri viventi in vasca. Un’ altro motivo per il quale dovrai fertilizzare, anche se sembra un paradosso è quello di combattere la formazione delle alghe che andrannò in competizione per accaparrarsi il nutrimento presente in acqua, attenzione però a fornire la giusta quantità ed il giusto tipo poichè tutto quello che rimarrà in sospensione sarà vitale per le alghe. Devi fare inoltre attenzione all’ acqua del rubinetto se hai in progetto di utilizzarla, perchè generalmente contiene abbondanti quantità di ioni diversi (spesso ignoti), dovrai quindi effettuare dei test ed eventualmente diluire con acqua di osmosi e aggiungere i nutrienti mancanti, altrimenti vedrai le piante perdere colore da verde a giallo, o noterai perdita di tessuto fogliare. Un altro consiglio per nutrire le piante e allo stesso tempo mentenere l’ acqua priva di elementi in eccedenza in sospensione è quello di mettere carbone attivo a lento assorbimento (pellet) nel filtro, che permetterà di togliere i nutrienti non utilizzati delle piante evitando la formazione di alghe.