07 Lug Co2 Anidride Carbonica in Acquario: Perchè e come usarla, installazione impianto Co2
Allestire un’ acquario significa creare un biosistema acquatico, che nella maggior parte dei casi è composto da piante, pesci e materiali biologici o meno. Per far sì che questo biosistema “funzioni” è fondamentale il corretto avvio del così detto “ciclo dell’ azoto” e di conseguenza la fotosintesi clorofilliana, diventa quindi importante l’ integrazione di CO2 (Anidride Carbonica) che aiuterà lo sviluppo delle piante e la loro reazione che a catena fornirà sostanze benefiche per gli animali ed il biosistema innescando così il ciclo dell’ azoto. I principali motivi per i quali è consigliato usare CO2 sono due:
1 – Facilitare la fotosintesi clorofilliana: 6 CO2 + 6 H2O → C6H12O6 + 6 O2 Come saprai è una reazione chimica che avviene con la presenza di luce e anidride carbonica disciolta in acqua o miscelata nell’aria che giunge attraverso la cuticola o gli stomi ai cloroplasti (ricchi di clorofilla). La prima fase del processo è chiamata “fase luminosa”: l’energia della radiazione luminosa (solare o artificiale) viene immagazzinata in alcuni pigmenti. La seconda fase, detta “fase oscura”, è esclusivamente biochimica: l’energia immagazzinata nelle prima fase viene resa disponibile per legare tra loro acqua e CO2 e formare glucosio con liberazione di ossigeno come prodotto di scarto. Da ciò si evince che grazie alla presenza di questo gas, sia le piante che cresceranno visivamente rigogliose (a discapito delle alghe), sia i pesci ed invertebrati che godranno di una maggiore ossigenazione, tutto il biosistema ne gioverà in salute.
2 – Evitare la decalcificazione biogena: La decalcificazione biogena è un processo naturale che mettono in atto le piante per prelevare il carbonio quando la CO2 scarseggia, questa fonte a cui devono attingere è rappresentata da tutti i carbonati ed i bicarbonati come l’ acido carbonico ed il carbonato di calcio presenti in acqua. E’ un processo altamente dannoso sia per le piante che dovranno spendere molte energie con conseguenti degradamenti, sia per il resto del biosistema provocando un abbassamento del KH che è un fattore tampone per il livello del PH. Somministrando quindi periodica CO2 eviteremo queste spiacevoli situazioni e stabilizzeremo il PH.
Esistono vari modi per somministrare CO2 in acquario, come per esempio compresse apposite che grazie ad una reazione chimica rilasciano Anidride Carbonica, oppure metodi fai da te con l ‘ utlizzo di lievito, colla di pesce, acqua, bicarbonato di sodio e zucchero, oppure (più consigliati) per mezzo di bombole che conterranno il gas a pressione. vediamo come realizzare i vari impianti:
SOMMINISTRAZIONE DA BOMBOLA:
(Montaggio in ordine del flusso di Co2 dalla bombola all diffusore)
- Procurarsi una bombola resistende alle alte pressioni. (ne esistono in commercio del tipo usa e getta, oppure bombole da estintore Co2 o per uso alimentare revisionate).
- Applicare un riduttore di pressione all’ uscita della bombola (serve a diminuire la pressione in uscita dalla bombola e ne esistono di vari tipi, anche con manometri che ne indicano il valore interno, quindi l’ effettiva quantità rimanente).
- Procurarsi tubicino in gomma apposito.
- Installare eventuale elettrovalvola temporizzata per evitare l’ apertura e chiusura manuale quotidiana (ore di luce aperta / ore di buio chiusa).
- Installare sul tubo, ancora fuori dalla vasca, una valvola di non ritorno per evitare reflussi di acqua ed eventuali allagamenti.
- Installare sul tubo, ancora fuori dalla vasca, un contabolle che ti permetterà di determinare la quantità di Co2 da immettere in vasca.
- Installare alla fine del tubo un diffusore atomizzatore (ha la capaticà, grazie ad una pietra porosa, di dividere in minuscole bolle il gas e quindi permettere in modo migliore la dissoluzione in acqua).
- Installare in vasca sistemi di analisi e rilevamento di Co2 disciolta in acqua e livello PH.
METODO FAI DA TE:
- Procurarsi 1 bottiglia da 1,5 L resistende ad una media pressione.
- Procurarsi 1 deflussore (o gocciolatore) per flebo da usare come contabolle.
- Procurarsi 1 cannuccia da bibite.
- Procurarsi 210 ml di acqua.
- Procurarsi 420 Grammi di zucchero.
- Procurarsi 12 Grammi di gelatina (colla di pesce).
- Procurarsi 12,5 Grammi di un cubetto di lievito di birra.
- Procurarsi 1 cucchiaio di bicarbonato di sodio.
- Versare 210 ml di acqua in un pentolino e bollire.
- Mettere la colla di pesce in acqua fredda per farla ammorbidire.
- Spegnere il fuoco e versare 420 grammi di zucchero, mescolare fino a farlo sciogliere.
- Aggiungere la colla di pesce e mescolare.
- Quando il composto sarà tutto omogeneo versare il contenuto all’interno della bottiglia da 1,5 L.
- RAFFREDDARE IN FRIGO PER 4 ORE
- Mettere mezzo cubetto di lievito (12,5 grammi) in un bicchiere di acqua tiepida e mescolare fino a sciogliere.
- Versare lentamente il composto del lievito nella bottiglia e aggiungere 1 cucchiaio di bicarbonato.
- Riempite la bottiglia con altra acqua fino a raggiungere la “strozzatura”
- CHIUDERE E METTERE IL DEFLUSSORE (sigillare bene il tappo alla bottiglia con nastro isolante).
In conclusione, la presenza di Co2 e quindi di un sistema di integrazione in acquario è fondamentale, soprautto se molto ricco di vegetazione e pesci. Come abbiamo spiegato i metodi sono molteplici, alcuni più economici come quelli “fai da te” ed altri un’ po meno economici ma più sicuri ed efficenti, starà a te scegliere quale, bisogna che tu sappia però che troppa presenza di CO2 può portare ad una sofferenza degli animali presenti in vasca, poichè necessiteranno di ossigeno e verranno per questo intossicati; sarà importante quindi tenere sotto controllo la concentrazione di CO2 tramite prelievi di acqua o con strumenti che ne rilevano il valore in modo costante (test continuo) IL VALORE RILEVATO DEVE ESSERE SEMPRE INFERIORE A 30 mg/l. Per quanto riguarda la quantità di CO2 da somministrare possiamo dire che è in rapporto al volume di acqua della vasca e alla quantità di piante, che a sua volta possono essere ad assorbiemto lento (piante che hanno bisogno di poca luce come anubias ecc,) oppure ad assorbimento veloce ( piante che hanno bisogno di molta luce come cabombe, piante tappezzanti ecc). Esistono delle tabelle di facile consultazione che indicano la quantità da somministrare in base al litraggio dell’ acquario e adi valori KH e PH che bisogna conoscere, inoltre ricordati che è opportuno spegnere la diffusione durante le ore di buio poichè altrimenti potrai provocare una intossicazione di CO2 agli altri esseri viventi del biosistema. Un’ altro accorgimento, il movimento della superficie dell’ acqua in vasca determina la perdita dell’ anidride carboinca, quindi se volete mantenere la presenza di quest’ ultima il pelo dell’ acqua dovrà essere più fermo possibile.