CARIDINA AMANO – Caridina Multidentata – scheda tecnica

CARIDINA AMANO – Caridina Multidentata – scheda tecnica

Nome, origini e famiglia:Caridina-multidentata

Caridina Japonica, Caridina Multidentata, Caridina Amano, Gamberetto Amano, Yamato shrimpIn natura si trovano in Giappone, Corea e Taiwan. Questo gamberetto ha attirato qualche anno fa la curiosità dell’acquariofilo Takashi Amano che ne ha cominciato l’allevamento, pubblicando poi le sue osservazioni. Nel giro di pochi anni la curiosità e la passione degli acquariofili ne hanno decretato il successo a livello mondiale. Oggi le Caridine sono disponibili ovunque.

Aspetto e comportamento:

Questi animali vanno allevati in gruppo per la loro timidezza. Gli esemplari isolati, infatti, tendono a vivere sempre nascosti . E’ bene iniziare ad allevare questi invertebrati con un numero che va dai 6 ai 10 esemplari. Trascorrono tutta la loro giornata a brucare muschi e piante in cerca di alghe o altro contribuendo a tenere l’acquario più pulito. E’ importante anche cercare di non allevare più specie nella stessa vasca, sia per evitare incroci, ma anche perché una specie potrebbe prevalere sull’altra.

Compatibilità con altri pesci:

Le Caridine sono sicuramente gregarie, in natura si trovano in gruppi di centinaia o migliaia di individui, quindi è consigliabile introdurre in acquario  almeno una dozzina di esemplari, se possibile. Attenzione a non cercare di farle convivere con grandi pesci predatori come Discus e Scalari e i Botia, che in natura si nutrono principalmente di invertebrati, gamberetti e lumache.

 

Caridinajaponicaeggs-1024Dimorfismo sessuale e riproduzione:

Gli esemplari di sesso femminile sono più tozzi di quelli di sesso maschile. Ciò consente alla femmina di proteggere le uova, fino al momento della schiusa. Non sempre però si può osservare questa differenza. In tal caso, per distinguere il maschio dalla femmina, l’unico modo è individuare la sacca ovarica di quest’ultima che si trova nel cefalotorace. La femmina di circa un mese fa maturare le uova all’interno della sacca ovarica e per questo si noterà una macchia scura. Quando le uova sono mature, la femmina cambia pelle (muta) e rilascia in acqua feromone per richiamare l’attenzione dei maschi. Questi ultimi lottano per aggrapparsi sulla regione cervicale della femmina e dopo tanti tentativi l’esemplare fortunato fa aderire le proprie spermatofore (sacchetti pieni di spermi) al ricettacolo seminale della femmina che comprime poi le uova facendole scendere verso le appendici natatorie mentre le spermatofore gelatinose si sciolgono fecondando le uova. Tali appendici provvederanno ad ossigenare costantemente le uova per circa un mese che cambieranno colore (da scure diventano trasparenti). Al momento della schiusa, i piccoli gamberetti, saranno già completamente formati. Tale situazione non si verifica sempre come nel caso della Caridina multidentata (ex japonica) dove i piccoli attraversano uno stadio larvale .

Alimentazione:

I gamberetti sono conosciuti come “spazzini” perché ripuliscono il fondo da avanzi di cibo per pesci (nell’acquario di comunità) e arrivano anche a divorare carcasse di animali morti (pesci o esemplari della loro stessa specie). Se vogliamo garantire una corretta alimentazione dobbiamo variare la dieta, proprio come facciamo per noi esseri umani. Questi invertebrati sono organismi “onnivori” con preferenze verso la componente vegetale. Molte aziende propongono mangimi specifici.

Prezzo:

Dai 2-3 euro per esemplare.macro-gambero3

Dimensioni massime : fino a 5 cm

Livello di nuotata: fondo e piante

Range di temperatura ideale: 15° – 28° Celsius

PH range: 5,8 – 8,0

GH range: 2 – 20